Questo blog è solo l'inizio di quella che, terminati i gradi giudiziari, diventerà la storia che personalmente racconterò....un libro che è già nella mia testa...

lunedì, aprile 27, 2009

Perchè apro il blog

Mi chiamo Natascia, sono la figlia di Giuseppe, quell'uomo che ormai molti etichettano come l'ambulante abusivo di Quartu, portato in psichiatria, al Santissima Trinità di Cagliari, legato per 7 giorni e dove legato li dentro muore...

Si, sono passati quasi tre anni, (ricovero: 15.06.06, morte: 22.06.06), tante cose sono successe, dall'inzio delle indagini aperte dal magistrato Gian Giacomo Pilia, ma raccontarvi tutto, ora, non sarebbe il caso, riassumo le parti più importanti per coloro che non conoscono la vicenda.

Durante le indagini per capire le cause della morte di mio padre, al quale seguiterà un procedimento penale
per omicidio colposo, con imputati la dottoressa Cantone, che lo aveva in cura in quei giorni, e il Primario del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura di Cagliari Dottor Paolo Turri, attualmente sospeso dal servizio. Si è scoperto che le parti anatomiche di mio padre, consegnate con tanto di certificato di autenticità, risultano essere quelli di un altro uomo morto per embolia polmonare.
Nasce
l'inchiesta bis, approdata anche essa in un procedimento penale, che vede imputati il primario del reparto di Anatomia patologica, Antonio Maccioni, che fece l'autopsia a mio padre, ed il tecnico di laboratorio Stefano Esu, con le accuse di: falso ideologico, smaltimento di parti anatomiche, frode processuale, favoreggiamento

La vicenda potrete leggerla anche
qui nel sito del comitato nato per aiutarmi a fare luce sulla sua morte, anche se non è completamente aggiornato come le reti invisibili

Ad alcuni potrebbe pure sembrare strano l'apertura di questo spazio, ora che ci sono due procedimenti penali in merito...
Io vorrei solo capire e raccontare i fatti affichè in nessuna parte del mondo possa riaccadere una storia così terribile.
Mi ha colpito di tante persone con cui sono entrata in relazione, una donna che riconoscendomi mi si avvicina e mi dice: " lei è Natascia, l'ho riconosciuta dalla foto sul giornale, la vorrei ringraziare, anche io sono stata legata, meglio che non le gliene parlo, dato che suo padre è morto così, io so che significa essere legati..."


Io non ne capisco nulla di spichiatria, mi sono fidata dei medici, ma poi ho cercato di informarmi, di documentarmi, anche grazie al prezioso sostegno dell'Asarp (associazione sarda dei familiari per l'attuazione della riforma psichiatrica)...

Ricordo che durante l'assemblea organizzata dal comitato e dall'asarp nella sala cosseddu a cagliari il 18.05.07, vidi un filmato molto significativo, parlava di contenzione fisica, alcune immagini di manicomi con vari tipi di fasce per legare le persone nei loro letti, e una simulazione straziante, il protagonista era una figura riprodotta via pc, e vi assicuro che non so come ho fatto a trattenere le lacrime e parlare dopo averlo visto...

Per me e per fortuna non solo per me, legare le persone è inumano...non posso credere che ancora oggi venga considerato terapia legare!

Ecco potrei dire che mio padre è morto più volte...perché?
Be, perchè sono sparite le sue parti anatomiche, e perchè è morto legato...