Questo blog è solo l'inizio di quella che, terminati i gradi giudiziari, diventerà la storia che personalmente racconterò....un libro che è già nella mia testa...

venerdì, ottobre 22, 2010

L'ambulante morto, accusati di sequestro i medici

Finite le indagini del terzo procedimento penale...un nuovo capo d'imputazione per i 7 medici imputati....sequestro di persona e abuso di potere...leggete tutto l'articolo nel seguente link:

giovedì, settembre 30, 2010

Ultime novità...

La Nuova Sardegna 29 settembre 2010


I periti del tribunale confermano la tesi accusatoria del pubblico ministero
" Casu è morto perchè legato al letto"

Cagliari. Sembrava un processo destinato a chiudersi con l'assoluzione degli imputati, ma ore è arrivata la relazione elaborata dai periti del tribunale a gettare una cupa ombra accusatoria sui due medici che il pm Giangiacomo Pilia ritiene responsabili della morte di Giuseppe Casu, il fruttivendolo di Quartu Sant'Elena morto il 22 giugno 2006 nel servizio di psichiatria dell'ospedale Santissima Trinità dopo sei giorni di contenzione fisica e trattamente farmacologico.
I periti Rita Celli, Guglielmo Occhionero e Elda Feyles, nominati dal giudice monocratico Simone Nespoli, confermano – secondo l'Agenzia Italia, che ha anticipato la notizia - la tesi dell'accusa e fanno riferimento a "una contenzione troppo prolungata e un decesso, causato da un evento cardiaco acuto, prevedibile e prevenibile".
La vicenda è nota. Casu arrivò a Is Mirrionis per un trattamento sanitario obbligatorio disposto dal sindaco di Quartu ed eseguito in piazza IV Novembre il 16 giugno 2006.
Era molto agitato e secondo i medici in preda a crisi difficili da gestire che lo rendevano violento e pericoloso, per se e per i medici.
Per questo fu legato al letto. Morì per "insufficienza cardiaca correlabile ad un'aritmia, evento compatibile con gli effetti collaterali dell'azione del principio attivo dell'aldoperidolo" scrivono i periti del tribunale nella relazione di 55 pagine depositata ieri mattina e che sarà disussa in aula il prossimo 11 ottobre: "Fu la carenza organizzativa – si legge nel documento – tradottasi in un difetto di assistenza nella fase diagnostica, a determinare il decesso e per tanto è da riconoscersi la responsabilità in capo ai curanti del predetto servizio nel determinismo dell'evento. Evento di per se stesso, data la natura del trattamento psicofarmacologico, prevedibile e prevenibile".
Proseguono i periti: "Nel caso del paziente Casu, non ricorre quasi mai il requisito dell'attualità del pericolo di vita che avrebbe motivato una contenzione – spiegano riguardo alla necessità di tenerlo legato al letto – perchè il paziente delirava e dunque al più avrebbe delirato con maggiore intensità. E non risulta in letteratura che mai nessuno sia morto per delirio o allucinazioni".
Le conclusioni sono queste: "Costringere a letto una persona non è un atto medico salvo pericolo attuale di vita e non sono giustificabili interventi preventivi".

domenica, agosto 08, 2010

giovedì, agosto 05, 2010

CAGLIARI, TORNA L'INCUBO DELLE CONTENZIONI FISICHE. INTERROGAZIONE

Il Pd lancia l'allarme sui metodi utilizzati in uno dei due reparti psichiatrici dell'ospedale Santissima Trinità di Cagliari. Qualche anno fa, proprio in quel reparto, un paziente era morto dopo un ricovero forzato e sette giorni legato al letto


CAGLIARI - Torna in Sardegna l'incubo delle contenzioni fisiche. Dopo la tragedia di qualche anno fa, con la morte dell'ambulante Giuseppe Casu, stroncato da una trombo-embolia polmonare dopo sette giorni consecutivi di contenzione, legato con le cinghie nel letto del reparto psichiatrico dell'ospedale Santissima Trinità di Cagliari (episodio su cui sono ancora in corso due processi nelle aule del Tribunale di Cagliari), nell'Isola riesplode il caso dei metodi utilizzati nei Servizi psichiatrici diagnosi e cura sardi. Con un'interrogazione urgente presentata in Consiglio regionale, quattro esponenti del Partito democratico (Marco Espa, Mario Bruno, Pierluigi Caria e Valerio Meloni) hanno puntato nuovamente i fari sulla questione, dopo che in precedenza già Gisella Trincas (responsabile dell'associazione che rappresenta i familiari dei pazienti psichiatrici) era tornata sull'argomento.

"Avendo appreso che nel Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura 1 di Cagliari - scrivono nell'interrogazione - sembra si pratichi tuttora la contenzione nei confronti di pazienti ricoverati in trattamento sanitario obbligatorio, con i gravi rischi che tale pratica può comportare, oggettivamente per la vita delle persone. Stando all'evidenza di ciò che è purtroppo successo nel passato con la morte di un paziente". Recentemente ammodernato e sdoppiato nell'Spdc di Cagliari si devono garantire 15 posti letto per ciascun reparto.

"Negli anni precedenti - proseguono i consiglieri regionali - nel reparto la pratica della contenzione non risulta agli scriventi sia stata applicata e che, quindi, oggi costituisce evidentemente un problema di ordine strategico e culturale e quindi di una pratica (che in tutta Italia viene sempre di più eliminata) che continua a resistere nonostante la positiva trasformazione logistica del reparto". Gli esponenti del Pd hanno così chiesto all'Assessore regionale alla Sanità, Antonello Liori, di effettuare un monitoraggio sulla situazione del reparto, ma anche "se corrisponde al vero la notizia che i Centri pubblici territoriali per la Salute mentale, atti evidentemente a diminuire i ricoveri e a servire i cittadini con disagio mentale nei momenti di crisi ed evitate l'ingolfamento degli SPDC, sono stati depotenziati con una riduzione dell'orario di servizio (da 24 ore su 24 a servizio esclusivamente diurno)". (fp)

(3 agosto 2010)

Troverete questa notizia cliccando su questo link: Sardegna News

martedì, giugno 22, 2010

Tratto da una lettera ricevuta...

Caro Giuseppe,anzi, signor Giuseppe Casu. Io non ti ho mai conosciuto di persona. Ma non faccio alcuna fatica a immaginarti come un normale signore sessantenne, con le tue rughe scolpite da sessant’ anni di sole e di vento che nella nostra Sardegna da sempre ci accompagnano. Potresti assomigliare a mio padre, per esempio. Perciò per me è facile pensare ad un signore brunito con i suoi tanti anni di fatica, di padre, di uomo che in Sardegna ha vissuto, ha gioito e pianto e che quattro anni fa, esattamente quattro anni fa, il 22 Giugno 2006, è stato lasciato morire in un letto di un servizio psichiatrico di Cagliari, legato e sedato. Per sette giorni e sette notti.Voglio dirti che la tua morte che per taluni sarebbe dovuta essere una morte silenziosa, normale, anonima (come la tua vita forse..) la tua morte dicevo…io credo, abbia cambiato molte cose nel modo di pensare i servizi della salute mentale nella nostra regione. Tua figlia ed il Comitato che cerca Verità e Giustizia per la tua morte assurda ed inumana, riescono ancora oggi a distanza di quattro anni, a rendere viva la tua vicenda di uomo violato nei diritti e soprattutto nel bene supremo della vita. E’giusto dunque non dimenticare. Io, da cittadina di questa terra, non voglio dimenticare. Non voglio abituarmi all’idea che ogni giorno in questa città, in questa regione, decine di persone si rivolgono a medici che dovrebbero avere maggior cura della salute mentale dei propri pazienti, e che rischiano di trovare tra i tanti psichiatri scrupolosi, operatori stanchi, demotivati ed in fondo disattenti ai loro bisogni. Vorrei che questi operatori facessero il loro mestiere d’aiuto non per mero compito istituzionale o per non rischiare una denuncia. Vorrei che vedessero negli occhi di ogni paziente una persona, nella sua interezza, nella sua fragilità ed unicità.

...



Scusaci se non siamo stati capaci di farlo. Credo, sig Casu, che il miglior modo per non dimenticare, sia ricordarti non come “l’ultimo ambulante abusivo di Quartu” ma piuttosto come l’ultima persona a cui è stata negata la dignità di essere rispettata nella sua fragilità. Non vorremmo più leggere articoli di morte, di malasanità ma piuttosto storie di vita che parlano di persone, e credo ce ne siano tante, che dall’esperienza di sofferenza mentale, cominciano un percorso di cura e riabilitazione che non preveda solo i farmaci ma anche sostegni reali alle loro famiglie, al diritto ad un lavoro e ad una casa. In fondo, il diritto a non lasciarsi morire piano piano, pur senza contenzione, a causa della nostra piccola o grande indifferenza.



Grazie, chiunque tu sia...anche da parte di mio padre

giovedì, giugno 17, 2010

Interpellanza comunale del 06.09.06

06.09.06
Interpellanza sulla morte di un nostro concittadino dopo il ricovero coatto, a firma di Giuseppe Stocchino.

Era l’unico argomento che c’era rimasto dalla seduta precedente; io l’ho già letta in Consiglio comunale, per cui l’interpellante ha la parola per l’illustrazione, ne ha facoltà.

Stocchino Giuseppe(Rifondazione Comunista). Colleghi del Consiglio, signore e signori della Giunta, signor vicesindaco (a cui è poi rivolta l’interpellanza).
Credo che prima di entrare in merito all’interpellanza sulla morte del nostro concittadino in seguito ad un trattamento sanitario obbligatorio ci sia da fare una veloce introduzione.

Il nostro concittadino era sicuramente un soggetto con disagio psichico reale e conosciuto da tutti, ma era anche, a sentire le testimonianze, un cittadino per così dire, modello, puntuale nel pagamento delle tasse e anche di quelle multe che spesso e volentieri doveva pagare per il suo strano esercizio dell’ambulantato.
Un ambulantato che esercitava per la legge in modo abusivo.
Sicuramente, e questo per conoscenza personale, non era una persona violenta. Su un’altra cosa penso che non ci possano essere dubbi: era un ambulante quanto meno anomalo sia per il tipo di merce che metteva in vendita, evidenti scarti del mercato dell’ingrosso, sia per il controllo della sua cosiddetta attività che molto spesso abbandonava per fare altro. Aveva sicuramente un’esigenza, quella della socialità e quella di combattere i suoi problemi inventandosi un falso lavoro che gli permetteva di rimanere vicino ai suoi amici e chiacchierare con loro sentendosi utile, sentendosi quasi normale. In queste poche parole ho cercato di inquadrare la persona che ci dobbiamo immaginare di fronte, e da questa conoscenza nascono le mie domande al vicesindaco Tonio Lai per cercare insieme di fare chiarezza.
Le mie domande sono tutte dentro quell’interpellanza che il Presidente vi ha letto in una precedente seduta del Consiglio comunale, un’interpellanza che non serve per cercare colpevoli ma per verificare se vi siano stati degli errori nella conduzione di questo intervento, per evitare che tra un mese, un anno, 10 anni, un altro essere umano possa morire incosciente e legato ad un letto di contenzione di un ospedale psichiatrico, solo perché non siamo riusciti ad uscire dal protocollo o da una routine dove disagio, TSO, vanno avanti in modo routinario senza trovare una soluzione.
So che è un tema che non è di competenza sua alla fine, Assessore Lai, ma è un tema che ha un forte richiamo anche alle politiche sociali.
Mi giungono infatti notizie di un eccessivo uso di questa misura nella nostra città: è una notizia vera?
Se così fosse ritengo compito di questa maggioranza porre un attenzione forte a questo problema. E dobbiamo farlo noi che siamo stati in prima linea con Basaglia nella sua battaglia per la chiusura dei manicomi, noi che sui temi del disagio e del rispetto della dignità dell’uomo, dei più deboli, della condanna di qualsiasi violenza dell’uomo sull’uomo ne abbiamo fatto un’idea forte, di cambiamento della società che permea anche il nostro programma di governo.
Ascolterò con molta attenzione l’intervento del vicesindaco Tonio Lai, che credo saprà darci delle risposte esaustive, grazie.

Presidente. Grazie consigliere Stocchino, la parola al vicesindaco Tonio Lai, prego ne ha facoltà.

Antonio Lai(Assessore alle Attività Produttive). Grazie Presidente, consigliere Stocchino, signore e signori consiglieri. Lei ha detto bene nel suo intervento, consigliere Stocchino, è un argomento che tocca diversi settori, tocca anche il vicesindaco quando sostituisce il Sindaco e materia di questo tipo, purtroppo.
Parto subito eliminando un elemento che è inserito nella premessa della sua interrogazione relativamente alla tipologia dell’intervento, come Lei l’ha catalogato, come un intervento della polizia municipale contro l’abusivismo.
Dagli elementi che ho potuto raccogliere in questi giorni e dalla stessa relazione che la dirigente della polizia municipale ha redatto, emerge chiaramente che l’intervento effettuato dal comando di polizia municipale non rientrava nell’ambito degli interventi di repressione delle attività commerciali ambulanti abusive, purtroppo presenti nel nostro territorio. Fu la stessa dirigente a disporre l’intervento a seguito della relazione verbale che via radio, non un agente ma un tenente in servizio quella mattina o pomeriggio - mattina, erano le 8.30 -, fece alla stessa dirigente e fu la stessa dirigente a disporre l’intervento di un medico per valutare la situazione. Risultano agli atti tutti gli elementi che hanno indotto, come in altre occasioni purtroppo è capitato, la dirigente ad intervenire, richiedendo la presenza di un medico, medico che è giunto sul posto assieme ad una pattuglia di carabinieri e che ha disposto, ha proposto, come avviene per legge, il trattamento sanitario necessario a suo avviso, trattamento che è stato poi successivamente - altrimenti non poteva aver luogo - prima di essere sottoposto alla firma del Sindaco, confermato e convalidato ai termini di legge.
Prima che il Sindaco firmi un trattamento vi è un percorso per legge previsto e che mi risulta essere stato rispettato in tutti i particolari, né risulta esservi stato nessun eccesso di zelo da parte di nessuno; questo risulta dalle relazioni degli atti, e tutto da quel che risulta si sarebbe svolto nel rispetto delle prescrizioni di legge in materia.
Per ovvi motivi condenso e sintetizzo il mio intervento per rispetto anche di una legge che impone di non entrare nei particolari, ritengo doveroso non entrare nei particolari ma posso garantirle, consigliere Stocchino, che non farei affermazioni come quelle che sto facendo limitatamente e relativamente all’eccesso di zelo, al rispetto delle prescrizioni di legge in materia, se non fossi certo di quel che dico e se non avessi visto gli atti.
A conferma di questo che ho appena detto vi è anche - e rispondo quindi a una delle sue domande - la dirigente del settore di polizia municipale che non ha ritenuto allora, né ritiene ancora oggi necessario, avviare alcune inchiesta sull’accaduto proprio perché la linearità , la chiarezza degli eventi nella loro successione degli avvenimenti è così chiaramente evidenziata che non si presta a nessun tipo di interpretazione.
È evidente quindi che il decesso del paziente parrebbe non collegabile a questo evento (uso il condizionale d’obbligo perché mi risulta che vi sia o sia stata ultimata l’inchiesta attivata dall’ASL), non mi risulta a tutt’oggi attivata nessuna inchiesta da parte della magistratura, né risulta agli uffici, almeno fino a stamattina, nei confronti di alcuno relativamente al periodo che ha preceduto il ricovero.
Sulle altre domande che Lei pone capisce che ho difficoltà a darle risposte sulla seconda domanda, consigliere Stocchino: io non posso dichiarare qui in aula se un cittadino era o non seguito dai servizi sociali, non è corretto, non mi pare corretto, né se abbia avuto trattamenti precedentemente, non mi pare corretto e quindi mi rifiuto di dare questa informazione benché sia a conoscenza della situazione.

Siamo a conoscenza di un fatto certo, che la polizia municipale ha emesso numerosi verbali a carico del cittadino signor Casu, ne ha emesso soprattutto a partire da Maggio 2005, tantissimi rispetto alla quantità rispondente a zero di verbali emessi non soltanto nei suoi confronti ma nei confronti della maggioranza degli ambulanti abusivi presenti nel nostro territorio.

Sulla terza domanda,o quarta domanda chiedo scusa, come ho già avuto modo di comunicarle verbalmente, la legge non consente il trasferimento agli eredi della titolarità delle sanzioni amministrative. Le sanzioni amministrative non possono essere trasferite agli eredi, automaticamente decadono per cui circa il suo quarto quesito, pur capendo il forte disagio che avrebbe comportato nell’aspetto economico, questo aspetto economico non esiste perché per legge le sanzioni non vengono trasferite agli eredi per cui viene meno anche questo elemento che avrebbe potuto gravare sulla famiglia.
Capisce anche il mio disagio nel rispondere a questa interpellanza proprio perché è un’interpellanza che forse come problematica attiene più alla competenza dell’Assessore Delunas, ed eccezionalmente chiedo al Presidente, se l’Assessore avesse necessità di esplicitare al Consiglio …ma anche attraverso questa forma di risposta all’interrogazione sia opportuno avere anche elementi che vanno oltre il caso specifico. Comprenda consigliere Stocchino sia il disagio sia la difficoltà nel limitare la mia risposta alle diverse domande che Lei ha presentato, grazie.

Presidente. Grazie Assessore Lai, la parola all’Assessore Delunas, prego ne ha facoltà.

Delunas Stefano(Assessore alle Politiche Sociali). Grazie signor Presidente, signore e signori del Consiglio.

Il problema sollevato dal consigliere Stocchino è stato anche oggetto di un interessante dibattito che si è svolto proprio alla festa del loro partito e al quale io doverosamente mi sono sentito in dovere di partecipare. Successivamente a quel convegno sapendo che poi il lunedì successivo, a distanza di 3/4 giorni, ci sarebbe stato il tavolo tematico sulla sofferenza mentale - che è un percorso previsto dalla predisposizione del PLUS ,del piano locale unitario di servizi alla persona - in quella riunione io stesso, proprio per un impegno che avevo preso con i cittadini presenti in quel dibattito, io stesso avevo preso l’impegno di sollevare la questione delle procedure dell’applicazione dell’art 33-34 della 883, che è un DPR vecchissimo che recepisce anche la legge 180, la cosiddetta legge Basaglia, ma, a detta di tutti gli attori sociali, delle associazioni delle famiglie ma anche ovviamente degli esperti sul disagio mentale si evince che c’è la necessità di una rivisitazione di questa legge. All’interno di quel dibattito proprio perché era presente la dottoressa Del Giudice che fa parte proprio del dipartimento di seduta mentale dell’ASL n.8, ha sollevato proprio il problema che c’è, proprio la necessità di avere da parte della Regione una direttiva regionale che vada proprio a codificare il tipo di referto che devono stilare i medici; la necessità che il primo medico non sia quello di famiglia ma proprio un psichiatra del centro di salute mentale; qual’è la funzione,ovviamente,delle forze dell’ordine; quali sono le funzioni dei vigili urbani nel caso anche delle forze dell’ordine classiche e questo lo dico anche perché c’è un accordo, una bozza di accordo che va a regolamentare proprio l’art.33, l’art.34 da parte del Ministero della salute, e c’è uno schema di accordo che però è datato 2004, uno schema di accordo proprio che detta le linee guida nazionali sull’applicazione di accertamenti e di trattamenti sanitari obbligatori per malattie mentali ai sensi degli art.34-35 della legge n.883.
Dietro questa iniziativa, ovviamente a livello nazionale, si sono mosse tutte le associazioni sarde e anche nazionali per cercare di inserirsi all’interno del dibattito e portare proprio i problemi della dignità delle persone a disagio mentale e quelle forme di tutela necessarie ogni volta che scattano provvedimenti di questo tipo.
Su questo dibattito si è inserita anche la Società Italiana di Psichiatria che ha cercato di proporre alcune soluzioni a questa proposta di legge ma lo stesso forum sulla salute mentale, la cui portavoce è proprio la dottoressa Del Giudice, ha dato alcuni suggerimenti.
Credo che ci sia comunque da parte di questa Amministrazione comunale la necessità di fare un atto formale che è quello proprio di scrivere all’Assessore regionale alla Sanità proprio per spingere l’Assessore regionale a dare, in attesa delle linee guida nazionali di applicazione di questi 2 articoli, una direttiva regionale che possa aiutare il Centro di Salute Mentale, che possa aiutare i sindaci perché ovviamente non è un problema solamente del nostro Comune e credo purtroppo che queste situazioni possano far riflettere un po’ tutti, questo Consiglio comunale, i servizi sanitari, i funzionari, i dirigenti. Io credo che senza una direttiva regionale sarà sempre difficile cercare di comprendere quali sono i ruoli, le esatte procedure in applicazione dell’art.33 e dell’art.34, grazie.

Presidente. Grazie Assessore Delunas. Il consigliere Stocchino per una breve replica, prego ne ha facoltà.

Stocchino Giuseppe(Rifondazione Comunista). Capisco le remore nel discutere di un caso con nome e cognome e quindi di parlare di una persona che comunque è morta e quindi svelare le sue difficoltà.. Ma il mio ragionamento andava in altra direzione e poneva un problema.
E io credo che questo problema una maggioranza come la nostra se lo debba comunque porre.
In parte è un ragionamento che riguarda l’utilizzo del TSO, non è un problema del signor Casu.
Purtroppo il nostro concitadino è morto e non credo che se anche dovessimo arrestare cento, mille persone potrebbe risuscitare.
Il problema è che da queste lezioni un’Amministrazione di centro-sinistra che tiene il rispetto della vita, della libertà dell’uomo in considerazione alta, che ne fa una parte importante del suo DNA e non solo di quello, ma anche una parte importante del suo programma, dovrebbe verificare e tentare di correggere le anomalie che ci sono anche dentro una legge che, l’Assessore Delunas ci diceva contorta, difficile da applicare, molto spesso senza fondi ecc…
Io credo che uno sforzo in questa direzione sia obbligo per noi, perché, l’ho detto, è morto oggi quel nostro concittadino e non vorrei che succedesse tra 5 anni, tra 10 anni quando non ci siamo noi.
Il dramma è che un concittadino viene prelevato, immesso dentro un manicomio, sedato per una settimana e tenuto legato ad un letto di contenzione.
E se è vero - e di questo credo che dovremmo farcene carico di informarci- , se è vero che l’utilizzo del TSO nella nostra città è alto, compito di una maggioranza di centro-sinistra, compito della nostra maggioranza deve essere quello di abbassarlo, di trovare le soluzioni per abbassarlo, cercando anche di verificare, se ci sono stati o se ci siano delle anomalie e dei problemi nella gestione di questi casi da parte del comando dei Vigili Urbani.
Non dico che vi sono stati errori, ma se ci sono delle cose da correggere devono essere corrette.
Si può si deve correggere, per evitare di dover fare un’altra interpellanza dopo che un altro uomo, un altro nostro concittadino muoia legato in un letto di contenzione. grazie.

Presidente. Grazie consigliere Stocchino, proseguiamo:

martedì, maggio 11, 2010

La storia di Luca Gambini

Mi chiamo Cristina Gambini. Vivo in provincia di Perugia e tempo fa ho contattato Natascia perchè ci accomuna la triste vicenda.
Infatti il 30 dicembre 2007 ho perso mio fratello, Luca, di 29 anni, morto ammazzato nel reparto di psichiatria di Perugia.
Vi segnalo il sito che ho realizzato in sua memoria http://www.iolucagambini.it
Siamo stati a Mi Manda Rai Tre il 20 marzo 2009.
Come potrete leggere nel sito, per la morte di mio fratello erano indagati sei operatori sanitari (il primario, un altro medico e 4 infermieri), tutti indagati per cooperazione in omicidio colposo per negligenza, imprudenza e imperizia e violazioni delle leggi mediche.
Dopo varie udienze, a metà marzo di quest'anno, (nel sito manca quest'ultima informazione -stò comunque provvedendo), il Giudice per le udienzi preliminari, ha deciso di condannare il primario (l'unico che ha chiesto il rito abbreviato) a 8 mesi, ha deciso di ASSOLVERE l'altro medico e 3 infermieri, e ha disposto il rinvio a giudizio del quarto infermiere.
Il Pubblico Ministero aveva invece chiesto la condanna a 3 anni, ridotti a 2 anni visto il rito abbreviato, per il primario e il rinvio a giudizio degl'altri 5 indagati.

Ora dovremo aspettare metà giugno per poter conoscere i motivi di tale decisione del giudice, che a noi appare ingiusta e non "educativa" circa l'operato dei sanitari viste le varie mancanze constate anche dai consulenti del giudice.

Che dire, sono queste tragedie che ti segnano per sempre, ed è dura andare avanti anche se si deve farlo.

Sempre più mi sto rendendo conto di quanto questo Paese sia pieno di queste morti ingiuste, senza giustizia.

Nel sito (e/o su youtube) potrete vedere anche la fiaccolata che abbiamo fatto nel mio paese nel 2008. In quell'occasione mio padre disse, che "queste sono morti trasparenti, ma non perchè hanno qualcosa di chiaro, ma perchè nessuno le vede".
Vi prego, leggete la storia di mio fratello, e se potete datene voce sul vostro sito.

Grazie per quello che fate.

Cordiali saluti.
Cristina Gambini

5 maggio 2010

Note:



Clicca sulla parola Mi manda rai tre per vederne il video.
Brava Cri, hai fatto bene finalmente a scrivere alle reti invisibili, alle tue parole io aggiungo solo che tu fai l'infermiera come professione.... ti chiamo presto, un forte abbraccio, sempre lontane ma vicine, Natascia

giovedì, aprile 22, 2010

Mastrogiovanni, morto di Tso: la famiglia vede il video dell'agonia
Daniele Nalbone
Fonte: Liberazione, 8 aprile 2010
8 aprile 2010

«Abbiamo visto il video e tutta l'agonia di Franco». Sono quasi le due di notte, tra martedì e mercoledì, quando riceviamo una mail di Vincenzo, cognato di Franco Mastrogiovanni, il maestro anarchico di Castelnuovo Cilento, morto la mattina del 4 agosto scorso "di trattamento sanitario obbligatorio" all'ospedale San Luca di Vallo della Lucania, dopo aver trascorso oltre novanta ore legato al letto del reparto di psichiatria. «Stasera» ci scrive «per la prima volta e assieme all'avvocato Caterina Mastrogiovanni (cugina di Francesco), ho visto vari files del video ripreso dalle telecamere di sicurezza. Ho visto Francesco che entra vivo nel reparto di psichiatria dell'ospedale di Vallo della Lucania alle ore 12 circa del 31 luglio 2009 e ne esce morto il 4 agosto». Solo Vincenzo, della famiglia Mastrogiovanni, ha avuto la forza di guardare il famoso video in cui è stata registrata, minuto per minuto, tutta l'agonia del maestro elementare. Prima di martedì, ci si era limitati a leggere quanto riportato nelle ordinanze emanate dal Giudice per le indagini preliminari e dal Pm. Ora, quanto accaduto, viene raccontato direttamente dai cari di Mastrogiovanni. Un racconto che fa male. «Francesco» continua Vincenzo «dopo circa un'ora dal suo ingresso in reparto, viene legato al letto mentre dorme pesantemente perché qualche minuto prima (ore 12.45 del 31 luglio, ndr) il personale sanitario ha effettuato un'iniezione di farmaci sedativi». Ore 12.55: Francesco è tranquillo, tanto che si prepara il letto da solo. Alle ore 13.08 Francesco finisce di mangiare il cibo che gli viene fornito dall'ospedale e si addormenta, stremato dai medicinali.
È talmente tranquillo, anche se dovremmo dire talmente sedato, che non si rende nemmeno conto di venire legato al letto. Non si accorge nemmeno che gli viene inserito il catetere. «Soltanto una volta sveglio, dopo molte ore» racconta Vincenzo «Francesco tenta di reagire». Razione dettata, come spiega il giudice del riesame nella sua relazione, dallo stato di contenzione e non dalla "patologia".
Nelle novanta ore che lo separano dalla morte, Francesco resta sempre legato, mani e piedi, di giorno e di notte, al letto del reparto. «Viene lasciato completamente solo, con le sue sofferenze» spiega Vincenzo. Non solo. «Nel video non c'è alcuna traccia di visite mediche, di monitoraggio delle funzioni vitali, di rispetto del protocollo in materia di contenzione fisica». Il racconto di Vincenzo si fa sempre più crudo. «Nel video» ci racconta «si vede una persona che soffre, con evidenti difficoltà respiratorie, per quattro giorni. Di personale medico nemmeno l'ombra e solo ad alcune ore dalla morte, avvenuta in completa solitudine, si cerca di rianimare Francesco, al quale mani e piedi verranno slegati solo da morto». Il tutto in attesa del prossimo 28 giugno, giorno in cui inizierà il dibattimento, con giudizio immediato, per i diciotto imputati, tra medici e infermieri, per la morte del maestro "anarchico" di Castelnuovo Cilento. Leggere e ascoltare il racconto dei parenti e sfogliare gli atti con cui il Pubblico Ministero e il Giudice per le Indagini Preliminari hanno disposto il giudizio immediato per i diciotto indagati sono gli ennesimi pugni nello stomaco di questa storia. Giudizio immediato significa essere al cospetto di prova evidente. Ma in questo caso di prove evidenti ce ne sono più di una: dal referto medico del 5 agosto 2009, giorno seguente al decesso di Francesco, alle cartelle cliniche di Mastrogiovanni e del suo compagno di sala ospedaliera. Sfogliando le quindici pagine del decreto, emerge tutta la sofferenza che il personale del reparto di psichiatria del San Luca di Vallo della Lucania, compreso il primario del reparto, ha causato non solo al maestro di Castelnuovo Cilento ma anche ad altri degenti, tra i quali il compagno di stanza di Mastrogiovanni, G.M., che, però, «fortunosamente» spiegano il Gip e il Pm nell'ordinanza «nel corso della notte riusciva a bere dell'acqua da una bottiglia appoggiata su un tavolino, prima avvicinando il tavolino con il piede, poi facendo cadere la bottiglia e, in seguito, addentandola con la bocca e riuscendo in tal modo a bere qualche sorso d'acqua».
Così diciotto persone tra primario, medici e infermieri dovranno presentarsi, alle ore 9,30 del prossimo 28 giugno, al Tribunale di Vallo della Lucania per rispondere di imputazioni tremende: omicidio preterintenzionale, sequestro di persona e falso in atto pubblico.


Ulteriori informazioni, nel filmanto al lato del blog mandato in onda su mi manda rai tre, e il sito del Comitato Verità e Giustizia per Franco, e come sempre nel sito delle Reti invisibili

domenica, aprile 18, 2010

E mentre  a Cagliari si è svolta una settimana di appuntamenti di avvicinamento al 25 aprile, con dibattiti, proiezioni, spunti di riflessione, ospiti e confronti sui temi dell'antifascismo, della repressione e del razzismo..." Fascismo oggi significa prevaricazione, privilegio, discriminazione, razzismo, sessismo, omofobia..." ( citando il volantino divulgativo)

Dove il 15 aprile presso la Facoltà di Lettere si è svolto un incontro su psichiatria e repressione sociale con la presenza del comitato Giuseppe Casu, e io stessa, Natascia.

Ringrazio tutti i presenti, per esserci stati, aver ragionato, esserci confrontati, messi in discussione e aver dato un contributo alle spese di questa lotta...

A Pisa il 24 Aprile

  Oggetto: omicidi impuniti

ALCUNI DEGLI INNUMEREVOLI FAMIGLIARI DELLE VITTIME DELLO STATO SI INCONTRANO  A 
PISA.
 IL 24 APRILE,  ORE 14.00,  PIAZZA GUERRAZZI ,"LEO CAFFE' TERRAZZA.
ERAVAMO A LIVORNO IL 16 GENNAIO 2010,RAMIFICATI IN TUTTA ITALIA PORTIAMO 
TESTIMONIANZE DI INGIUSTIZIE,BARBARE UCCISIONI,L’INDIFFERENZA DELLE 
ISTITUZIONI. 
CONTINUIAMO A CHIEDERE VERITA’ PER I NOSTRI CARI .
NON SI PUO DEFINIRE MORTE NATURALE UN CORPO STRAZIATO,IMMERSO NEL SANGUE.
SARANNO PRESENTI:
MARIA CIUFFI per MARCELLO LONZI
MARIA ELIANTONIO per  MANUEL ELIANTONIO
ORNELLA GEMINI per NIKI APRILE GATTI
RITA CUCCHI per STEFANO CUCCHI
IDA FRAPPORTI per STEFANO FRAPPORTI
MARIO COMUZZI per GIULIO COMUZZI
FRANCESSK VUCKAJ per BLEDAR VUKAJ
DUILIO  RASMAN per RICCARDO RASMAN
FIGLI  di ALDO BIANZINO
MARTINA LA PENNA per SIMONE LA PENNA
LUCIA UVA per GIUSEPPE UVA

A Genova invece:

Venerdì 23 aprile ore 18:00

65 anni fa Genova preparava l'insurrezione 

appuntamento al Centro Documentazione Carlo Giuliani 

Via Monticelli 25 rosso ( civico 9) ingresso libero

mercoledì, aprile 07, 2010

Clicca per ascoltare la puntata o qui o nel link sotto.

  http://www.archive.org/details/RadioPressPuntataDiExtra19.02.2010

Per chi avesse perso la puntata di extra andata in onda su radio press il 19 febbraio, ora può ascoltarla direttamente qui, grazie alla gentile concessione della radio e di chi ha caricato la puntata.

Un breve aggiornamento...nel primo procedimento stiamo arrivando alla sentenza di primo grado, il giudice Simone Nespoli, ha nominato dei periti super partes per far luce sulle cause di morte di mio padre...i lavori di perizia si stanno già svolgendo a Torino...sarebbe utile che uno dei nostri periti potesse parteciparvi almeno due giorni...per questo però stiamo raccogliendo fondi...per chi potesse e volesse, troverà al lato del blog le informazioni più dettagliate per contribuire alle spese, buona giornata a tutti

Ieri è andata in onda su Mi manda rai tre una storia simile a quella di mio padre:

Muore dopo essere rimasto per 4 giorni legato al letto di contenzione: è un incredibile video a raccontare le ultime ore di vita di Franco Mastrogiovanni, maestro elementare sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio nell'ospedale psichiatrico di Vallo della Lucania. Le telecamere interne della struttura hanno registrato tutto e sono state determinanti per il rinvio a giudizio di 18 tra medici e infermieri. La famiglia è in studio per chiedere giustizia.

 


Un forte abbraccio alla famiglia e le più sentite condoglianze

sabato, marzo 13, 2010

CRONOLOGIA


2006

    15.06.06

    Giuseppe Casu subisce il T.S.O. in Piazza IV Novembre ( Quartu S.Elena )

    16.06.06

    Unione Sarda: “Sgombero forzato: se ne va anche l’ultimo ambulante”

    22.06.06

    Decesso di Giuseppe Casu nel Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura S.S. Trinità di CA

    23.06.06

    Unione Sarda:“Ambulante morto dopo il ricovero: chiesta l’autopsia”

    10.07.06

    Richiesta di apertura di Inchiesta da parte dell’ A.S.A.R.P.

    11.07.06

    Unione Sarda: “Interpellanza del Prc sull’ambulante morto”

    17.07.06

    Comunicato stampa del Prc

    18.07.06

    Unione Sarda “Morte dell’ambulante, un inchiesta interna”

    La Nuova “Psichiatria, muore un paziente”

    Il Sardegna “Muore al SS Trinità la Asl 8 apre un’inchiesta”

    21.07.06

    Unione Sarda “Morte dopo il ricovero, il Prc chiede chiarezza”

    25.07.06

    Lettera alla Dottoressa Dirindin da parte dell’ On. Paolo Pisu Presidente

    seconda commissione diritti civili del consiglio regionale della Sardegna

    28.07.06

    Il Sardegna “Uomo morto a Is Mirrionis Pisu scrive alla Dirindin”

    30.07.06

    La Nuova “Chiarezza sulla morte dell’ambulante”

    23.08.06

    Dibattito pubblico “disagio psichico, disagio sociale” durante la festa di

    Liberazione un testimone oculare racconta il T.S.O. subito da Giuseppe Casu

    06.09.06

    Consiglio Comunale pubblico sull’interpellanza di Giuseppe Stocchino,

    risponde Tonio Lai, interviene l’Assessore De Lunas

    08.09.06

    Il Sardegna “Ambulante deceduto in corsia a fine mese la soluzione del giallo”

    27.09.06

    Il Sardegna “ Legato, muore dopo 7 giorni “trattamento inadeguato” ”

    La Nuova “Legato per giorni l’Asl condanna”

    Unione Sarda L’Asl “ l’ambulante morto in psichiatria era sempre legato”

    28.09.06

    Unione Sarda “La commissione Asl: “errore dei medici ma niente punizioni”

    18.10.06

    La Nuova “Verità sulla morte dell’ambulante”

    Smentita di Natascia Casu e Francesca Ziccheddu su articolo della Nuova del 18.10.06

    19.10.06

    Liberazione: Lettera aperta di Francesco Barilli a Haidi Giuliani sul caso di Giuseppe Casu

    La Nuova “Il Comitato non può gettare fango”

    Liberazione: “Giuseppe Casu, una morte senza giustizia”

    21.10.06

    Il Manifesto “Il giallo dell’ambulante morto in psichiatria”

    22.10.06

    Unione Sarda “Matti da slegare, norme d’uso”

    25.10.06

    Il Sardegna “Legato e morto in corsia inchiesta della procura”

    27.10.06

    Liberazione: “Indagine sulla morte di Giuseppe Casu”,

    “Mio padre e l’indifferenza delle persone, il male peggiore di questo mondo”

    28.10.06

    La Nuova “La morte dell’ambulante di Quartu: interrogazione di Bulgarelli al Senato”

    07.11.06

    Presentate in Senato le interrogazione parlamentari: a risposta scritta del Senatore Bulgarelli

    a risposta orale del Senatore Martone

    08.11.06

    La Nuova “La morte di Casu, tra mala sanità e malagiustizia”

    Unione Sarda “Paziente morto in Psichiatria: il Governo faccia luce”

    13.11.06

    Servizio televisivo sull’argomento nell’ambito della trasmissione di Rai uno La Vita in Diretta.

    12.12.06

    Unione Sarda “ S.S. Trinità. Dopo la morte dell’ambulante ricoverato nel reparto di Psichiatria”.

    15.12.06

    Unione Sarda “Vogliamo la verità su Giuseppe Casu”

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2007

    30.01.07

    Unione Sarda “Morì in Psichiatria: perizia affidata a un pool di esperti”

    09.02.07

    Interrogazione comunale presentata dal consigliere comunale di Cagliari Claudio Cugusi

    23.02.07

    Nel circolo di Rifondazione in presenza dell’Assessore regionale Nerina Dirindìn Natascia Casu fa un intervento per raccontare la vicenda del padre.

    18.05.07

    Assemblea Verità e Giustizia per Giuseppe Casu

    Per non dimenticare ciò che è accaduto affinché non accada più

    Sala Cosseddu Viale Trento, Cagliari

    Hanno partecipato: Senatore Mauro Bulgarelli

    Consigliere Regionale Paolo Pisu

    Presidentessa ASARP Gisella Trincas

    Il Comitato Verità e Giustizia per Giuseppe Casu

    Natascia Casu

    19.05.07

    L’Altra Voce: “Un anno dopo, appuntamento con la verità sulla morte dell’ambulante abusivo legato a un letto per giorni in Psichiatria”. Quotidiano sardo internet

    14.06.07

    Mauro Bulgarelli il Senatore di “Insieme con l’Unione” ha presentato in questi giorni una nuova interrogazione parlamentare.

    Comunicato stampa del senatore Parlamentare Mauro Bulgarelli “Morte ambulante Casu: a un anno di distanza Bulgarelli(Verdi) chiede sia fatta luce”

    15.06.07

    Il Sardegna:“ Maltrattamenti in Psichiatria, “Verità sulla morte di Casu”

    La Nuova: “L’ambulante legato per sette giorni al Santissima Trinità, Da un anno in attesa della verità”

    20.06.07

    Liberazione: Prelevato con la forza e rinchiuso, un mistero la morte dell’ambulante Casu

    21.07.07

    Quinta edizione per Quartu Sant’Elena della serata alla solidarietà dedicata ad Andrea Parodi. La testata giornalistica de I Sardi.net hanno destinato questo premio a Natascia Casu per la tenacia e il coraggio nella sua lotta per ottenere giustizia sulla morte del padre

    04.09.07

    Unione Sarda “Paziente aggredisce il medico in Psichiatria

    20.09.07

    Discussa la risposta all’interpellanza comunale di Cagliari a firma di Claudio Cugusi

    23.09.07

    Unione Sarda “Psichiatria? Reparto fuori legge. A rischio medici e pazienti”

    26.09.07

    Unione Sarda “Scambio di cadaveri: autopsia a vuoto, Morte nel reparto di Psichiatria, sotto inchiesta il primario

    27.09.07

    Unione Sarda “Anatomia patologica, reparto in coma

    Il Sardegna:“ Morte a psichiatria corpo da riesumare

    28.09.07

    Unione Sarda “S’infittisce il giallo dei reperti scambiati

    La Nuova: Chi ha scambiato le parti anatomiche? Giallo.

    30.09.07

    Unione Sarda “La verità sulla fine di nostro padre” La figlia Natascia: un ricovero avvolto nel mistero. “Un comitato: giustizia per l’ambulante”

    01.10.07

    Unione Sarda “Ricovero controfirmato dai medici”; Il sindaco difende il trattamento sanitario obbligatorio.

    10.10.07

    Unione Sarda “Morto in reparto un altro indagato” Il Pm ha iscritto nel registro degli indagati un altro medico.

    12.10.07

    Unione Sarda : Psichiatria, un reparto nell’ emergenza

    14.10.07

    Unione Sarda: Al Santissima Trinità una sanità degna di fiducia.

    06.11.07

    Unione Sarda :Caro ministro, venga a salvare i matti

    08.11.07

    Unione Sarda: “Malati di mente curati a casa”.

    17.11.07

    Unione Sarda “Ambulante morto, chiusa inchiesta”.

    18.11.07

    Liberazione: “Accusa di omicidio colposo per il primario dell’ospedale in cui morì Giuseppe Casu”. “Quando e perché è morto realmente mio padre”

    21.11.07

    Ansa: “Bulgarelli (Verdi), chiarezza su malasanità Cagliari”.

    Presentata al Senato della Repubblica la 3° Interpellanza scritta del Senatore Mauro Bulgarelli.

      22.11.07

      Unione Sarda: Il Senatore Bulgarelli: chiarezza sulla morte di Giuseppe Casu.

      La Nuova: Morte dell’ambulante, “Abusi e malasanità”


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    2008

      02.02.08

      Unione Sarda: “Psichiatria, medici dal gup”

      La Nuova:Psichiatria, diminuiscono i pazienti legati

      12.02.08

      Comunicato stampa dell’UNASAM, Unione nazionale delle associazioni per la salute mentale, col quale comunica la sua presenza per l’udienza preliminare

      19.02.08

      Udienza preliminare presso il Palazzo di Giustizia di Cagliari, aula Gup piano 3° per la morte di Giuseppe Casu, si deciderà se archiviare il caso o accogliere la richiesta per pm di rinvio a giudizio.

      20.02.08

      Unione Sarda: “Morte in Psichiatria, medici al processo”

      Altra Voce.net: “Primario e medico a giudizio per l’ambulante morto nel reparto di Psichiatria. La famiglia: un passo verso la giustizia”

      Il Sardegna “Morì nel reparto di Psichiatria: medici in aula per l’ambulante”

      25.02.08

      A.s.a.r.p. invia un documento intitolato: Guardie armate in psichiatria o umanizzazione delle pratiche? Rivolto a:

      Dott. Gino Gumirato: Direttore Generale della Asl n° 8 Cagliari

      All’Assessore Regionale alla Sanità: Dott.ssa Nerina Dirindin

      Al Presidente della Commissione Sanità del Consiglio Regionale della Sardegna Dott. Nazzareno Pacifico

      Ai Gruppi Consiliari del Consiglio Regionale della Sardegna

      Al Presidente della Regione Sardegna Dott. Renato Soru

      Al ministro Della Salute: Onorevole Livia del Turco

      Agli Organi di Stampa e di Informazione.

      03.03.08

      il Primario del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura del S.S. Trinità di Cagliari Giampaolo Turri è stato sospeso dalla Als competente in forma cautelativa per il procedimento giudiziario che lo vede imputato di omicidio colposo.

      04.03.08

      Il Sardegna “Ambulante morto in Psichiatria,via il direttore rinviato a giudizio”

      Unione Sarda: “Silurato il primario di Psichiatria

      05.03.08

      Il Sardegna “Il primario sospeso da Psichiatria, Gumirato snobba la sicurezza”.

      La Nuova “Psichiatria-disastro, paga il primario”.

      06.03.08

      Unione Sarda: “Il siluramento finisce dal giudice del lavoro”.

      Il Coordinamento Sardo delle Associazioni dei Familiari e degli Utenti dei Servizi di salute mentale, invia un documento con per la RICHIESTA DI AUDIZIONE URGENTE, rivolto:

      Al Presidente della Regione Sardegna. Renato Soru;

      All’Assessore Regionale alla Sanità: Dott.ssa Nerina Dirindin

      Al Presidente della Comm. Sanità e del Cons. Reg. Dott Nazzareno Pacifico

      Alle Associazioni aderenti al Coordinamento Regionale

      Ai Direttori Generali delle ASL

      Ai Direttori dei Dipartimenti di Salute Mentale

      Agli Organi di Stampa e Informazione

      All’Ordine dei Giornalisti

      07.03.08

      Unione Sarda: “Primario sospeso, decine di lettere di solidarietà”.

      09.03.08

      Unione Sarda: “Psichiatri, non assassini”

      11.03.08

      Unione Sarda: “Sbagliato il metodo del dottor Turri”; S.S.Trinità. Il fratello di un paziente: giusta la sospensione del primario.

      12.03.08

      Unione Sarda: Psichiatria, insorge l’ordine dei medici: solidarietà a Turri.

      19.03.08

      Altra Voce.net: Uno psichiatra sospeso, pagina listata a lutto è morto un poveraccio, neanche nominato. Parliamo di salute col Kalashnikov in mano?

      22.03.08

      Unione Sarda: Psichiatra sospeso, anche Cgil chiede la revoca del provvedimento.

      29.03.08

      Unione Sarda: “Asl nel mirino per il caso Psichiatria

      30.03.08

      Altra Voce.net: “La battaglia sulla psichiatria si combatte a colpi di pagine pubblicitarie; L’Unione censura un appello: “spot di parte”.

      Unione Sarda: “Disturbo mentale, i pazienti come persone”.

      02.04.08

      Interpellanza Regionale a risposta scritta dell’Assessore On. Ignazio Paolo Pisu sulla vicenda di Giuseppe Casu.

      Incontro e Dibattito pubblico Regionale promosso dal Coordinamento Regionale delle Associazioni dei Familiari e degli Utenti di Psichiatria presso la sede dell’A.S.A.R.P. di Cagliari in Via Romagna 16.

      03.04.08

      Altra Voce.net: “Resistenze, attacchi e agguati sulla strada verso un servizio di salute mentale che pensi al malato prima che alla malattia

      05.04.08

      Unione Sarda: “La riforma sarda, Con Basaglia finalmente”.

      06.04.08

      Unione Sarda: Giallo in Psichiatria: rientra l’allarme per un malato fuggito

      07.04.08

      La Nuova “Ci sono operatori che frenano i cambiamenti.

      08.04.08

      Unione Sarda: “ La psichiatra indagata. Coniuga competenze ed etica”.

      12.04.08

      Unione Sarda: “ Solidarietà a Turri. Psichiatri tra le macerie”.

      17.04.08

      Presso il Tribunale di Cagliari, sezione penale in composizione monocratica, è iniziato il processo per la morte di Giuseppe Casu nei confronti degli imputati di omicidio colposo Turri Giampaolo, ex primario e Cantone Rosaria medico in cura presso il reparto di psichiatria.

      18.04.08

      Unione Sarda: “Caso Turri, via i testi dell’accusa”.

      Altra Voce.net: L'arresto dell'anatomopatologo aggrava la storiaccia dell'ambulante morto:
      malasanità, illegalità, brutto corporativismo

      23.04.08

      Comunicato di Paolo Pisu per la conferenza stampa di domani presso il Consiglio Regionale della Sardegna alle ore 10:15.

      24.04.08

      Conferenza stampa, per presentare l'Interrogazione n. 1199/A dell'On. Paolo Pisu, sulla vicenda che ha portato alla morte, il 21 giugno 2006, del sig. Giuseppe Casu, venditore ambulante di Quartu Sant'Elena

      25.04.08

      Altra Voce.net: “Restituire la fiducia: i diritti umani siano rispettati negli ospedali, Giuseppe Casu: oscura morte annunciata”.

      Il Sardegna “ Ambulante morto: vogliamo la verità”.

      La Nuova “Devo sapere perché mio padre è morto”.

      13.05.08

      Inizia la trentennale della legge 180 a Cagliari presso il Teatro Nanni Loy in via Trentino, spiegazione dettagliata dei punti del documento da presentare al nuovo governo sulle 10 questioni fondamentali della Salute Mentale.

      16.05.08

      A seguito della fine delle indagini dell’inchiesta bis sulla morte di Giuseppe Casu, il Gip Daniela Amato ha emesso un ordinanza di custodia cautelare, arresti domiciliari, nei confronti del primario di anatomia patologia del S.S. Trinità di Cagliari, Antonio Maccioni con l’accusa di soppressione di parti di cadavere, favoreggiamento, falso materiale e ideologico.

      17.05.08

      Unione Sarda: Morte in psichiatria, medico arrestato.

      La notizia dell’ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti del primario di Anatomia patologica a seguito della fine delle indagini sull’inchiesta bis, approda all’edizione pomeridiana del tg di rai 1.

      18.05.08

      Unione Sarda: Il mistero delle provette scambiate.

      La Nuova: Arrestato primario, terremoto nella Sanità

      Altra Voce.net: “l’arresto dell’anatomo patologo aggrava la storiaccia dell’ambulante morto: malasanità, illegalità, brutto corporativismo”.

      19.05.08

      Unione Sarda: “Hanno trascurato prove decisive

      20.05.08

      Unione Sarda: “Maccioni e Turri, la strana telefonata

      La Nuova: “Una scritta fra le prove contro l’anatomopatologo

      Il Sardegna: Prima del blitz ad Anatomia, telefonata tra Maccioni e Turri

      Liberazione: “Giuseppe Casu non era matto. Ma morì legato al letto, arrestato il primario dell’ospedale.

      21.05.08

      Unione Sarda: Maccioni, le prove in una relazione. “Campioni scambiati per errore”. Ma per il pm decise lui.

      Altra Voce.net: “Gli errori dei medici li copre la terra, l’impunità un privilegio intollerabile corporazione-casta, cosca o loggia?”

      22.05.08

      Il Sardegna: Maccioni: “Non avevo motivi per favorire il primario Turri.

      La Nuova Sardegna: “Non ho scambiato i contenitori

      Unione Sarda: Maccioni: reperti scambiati per errore.

      23.05.08

      Il Sardegna: Il primario Maccioni è sospeso e chiede subito di tornare libero

      Unione Sarda: Reperti scambiati, necrofori dal gip per risolvere il giallo.

      24.05.08

      La Nuova: La salma sarà riesumata.

      Unione Sarda: Anatomia, reparto sotto sequestro.

      Il Sardegna: I necrofori non potevano eliminare quei reperti.

      25.05.08

      Unione Sarda: Server sequestrato, reparto fermo. E adesso l’Ordine chiede al pm gli atti dell’indagine sul medico.

      27.05.08

      Il Sardegna: Giallo dei reperti spariti. Il tecnico: “Non so nulla”.

      Unione Sarda: “Non sono stato io a toccare la boccetta”

      28.05.08

      Unione Sarda: Antonio Maccioni resti ai domiciliari.

      Il Sardegna: Maccioni non ritorna in libertà. “Ora ci sono indizi più gravi

      29.05.08

      Il Sardegna: Ancora veleni a Is Mirrionis la Asl querela uno psichiatra

      Unione Sarda: Scambio di reperti, interrogati altri tre medici.

      31.05.08

      Il Sardegna: “Dal 2003 mai smaltiti i resti delle autopsie”.

      25.06.08

      Il Sardegna: Indagini al capolinea, Maccioni ritorna libero

      La Nuova: Reperti spariti, il primario torna in libertà

      Unione Sarda: Scambio di reperti, Maccioni in libertà.

      28.06.08

      Il Sardegna: Reperti spariti, indagine chiusa e Maccioni torna ad Anatomia.

      Unione Sarda: Scambio reperti in Anatomia, la Asl 8 reintegra il primario.

      23.07.08

      Il Sardegna: Il primario Maccioni sospeso dal servizio.

      Unione Sarda: “Può inquinare le prove”: Maccioni sospeso dal lavoro.

      24.07.08

      Liberazione: Ricordando Carlo Giuliani. Di più o di meno dello scorso anno? La memoria distorce i ricordi: nessuno sa dirlo con precisione tra le centinaia di persone che domenica scendevano per via Venti verso Piazza Alimonda

      02.08.08

      Il Sardegna: Diminuiscono i casi di pazienti legati “Senza contenzione più diritti umani”

      La Nuova: Psichiatria, diminuiscono i pazienti legati.

      23.08.08

      Unione Sarda: Psichiatria, guerra dei camici bianchi.

      11.10.08

      Il Sardegna: Il pm: “Processo al primario”

      05.11.08

      Unione Sarda: Reperti spariti, sospeso il primario.

      Il Sardegna: Asl, Maccioni sospeso e Turri perde la causa.

      12.11.08

      Unione Sarda: Morte in Psichiatria, il processo si giocherà sulle consulenze tecniche.

      13.11.08

      Il Sardegna: Ambulante, “morte prevedibile” si aggravano le accuse ai medici.

      Unione Sarda: “Terapia fatale, Turri consapevole

      12.12.08

      Unione Sarda:Morte in psichiatria, il processo si giocherà sulle consulenze tecniche

      17.12.08

      Unione Sarda: Reperti sostituiti, Maccioni a processo.

        Il Sardegna: Reperti spariti a Is Mirrionis , il primario rinviato a giudizio.

        18.12.08

        La Nuova: Sparirono i reperti anatomopatologo in aula.

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      2009

        16.01.09

        Unione Sarda:

        Processo al primario Gianpaolo Turri, ammessi i testimoni.

        Il Sardegna: Processo Turri-Casu, si ai testi d’accusa.

        17.01.09

        Il Sardegna: Is Mirrionis, bis per Psichiatria. “Migliore assistenza ai pazienti”

        23.01.09

        Unione Sarda: “Il dramma di mio padre, legato e drogato

        Il Manifesto: “Così hanno ucciso Giuseppe”

        Il Sardegna: Le ultime parole dell’ambulante. “Mi sbeffeggiano, fatemi uscire”

        30.01.09

        Unione Sarda: L’arresto dell’ambulante in 65 scatti.

        Il Sardegna: Il consulente al processo Casu. “La trombosi era prevedibile”

        28.02.09

        Unione Sarda: Scambio di reperti, al via il processo.

        Il Sardegna: Is Mirrionis, reperti spariti il primario in Tribunale.

        13.03.09

        Il Sardegna: “Casu non era a letto immobile a letto abbiamo fatto tutto per curarlo”

        Unione Sarda: “Paziene legato? Seguii le regole

        La Nuova: “La contenzione si ma senza immobilità”

        27.03.09

        Il Sardegna: Ambulante morto in Psichiatria. “Casu non era sempre sedato”

        Unione Sarda: Psichiatria, Turri telefonò a Maccioni.

        La Nuova: “Era aggressivo, doveva restare legato”

        09.04.09

        Unione Sarda: La difesa di Turri: “Dall’Asl documenti soltanto parziali”.

        Il Sardegna: Turri: “Direzione Asl contro di me”

        25.04.09

        Unione Sarda: Processo Maccioni, Testimonianze fotocopia.

        27.04.09

        Natascia Casu apre un blog per suo padre, per sopperire ai disagi del sito del comitato attualmente inaccessibile…:

        30.04.09

        Unione Sarda: Psichiatria, reintegrati Turri e Maccioni.

        Il Sardegna: Paziente morto in Psichiatria reintegrati i medici processati.

        06.05.09

        Il Sardegna: Vertici Asl, l’ombra del ricambio. “Manager già commissariato”

        07.05.09

        Il Sardegna: Viale Monastir. Problemi Psichiatria un incontro pubblico.

        08.05.09

        Sul tg di Sardegna1 servizio sull’assemblea pubblica organizzata dal Comitato e dall’Asarp

        10.05.09

        Unione Sarda: Trovati reperti citologici dell’ambulante morto.

        11.05.09

        Servizio su: http://www.radiopress.it/ con breve intervista di Natascia Casu sui i ritrovamenti di vetrini presunti del padre.

        12.05.09

        Unione Sarda: Ventidue vetrini nell’ambulatorio di Antonio Maccioni.

        25.06.09

        Unione Sarda: Cinque medici si autoaccusano. Testimoniano a favore dei colleghi, il giudice ferma l’udienza.

        17.07.09

        Unione Sarda: Processo Casu, verso un’inchiesta-bis

        17.07.09

        Il Sardegna: Processo Psichiatria si all’istanza del pm

        21.07.09

        Liberazione: In memoria di Carlo Giuliani, ragazzo. Per trovarlo “guardate in mare”

        14.08.09

        Liberazione: Giuseppe Casu, 8 giorni legato, morto d’embolo: occupava la via.

        settembre 2009

        La Testata, mensile locale, “Vogliamo Giustizia per Giuseppe Casu”

        L’inspiegabile fine di un Quartese scomodo

        02.10.09

        Il Sardegna: Casu, altri cinque medici indagati.

        Unione Sarda: Si autoaccusano i colleghi dei due psichiatri sotto processo.

        14.10.09

        Il Sardegna: Morto in psichiatria a 42 anni

        15.10.09

        Il Sardegna: Psichiatria, morte in reparto. Via all’inchiesta della Procura.

        31.10.09

        Unione Sarda: Psichiatria, guerra a colpi di esposti. Cosa c’è dietro le inchieste sulle morti al Santissima Trinità e Gisella Trincas

        10.11.09

        Unione Sarda: Carpiniello: “Mai curato quel paziente”.

        27.11.09

        Unione Sarda: Processo Turri. Un esperto stabilirà le cause della morte avvenuta in Psichiatria.

        Il Sardegna: Casu, una perizia sulla morte. Il Pm sconfessa il consulente. L’accusa: l’esperto della difesa relatore di una tesi opposta a quella sostenuta in aula.

        08.12.09

        Unione Sarda: Scambio di reperti anatomici?. E' giallo. Aperta una inchiesta bis per falso dopo i risultati dell'autopsia.


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      2010

        09.01.10

        Il Sardegna: Un nuovo giallo in Psichiatria, sparita la cartella clinica di Casu.

        11.01.10

        Il Sardegna: Il Gruppo “ Verità e giustizia per Giuseppe Casu”: strana la sparizione delle cartelle cliniche.

        15.01.10

        Unione Sarda: L’anatomopatologo conferma in aula le cause della morte dell’ambulante. “Casu stroncato da una trombo embolia”

        Il Sardegna: Paziente morto in Psichiatria, tre periti a caccia della verità.

        11.02.10 Trieste ( Incontro internazionale per una rete mondiale di salute mentale comunitaria 9-13 febbraio )

        Tavola rotonda: Custodia, segregazione e contenzione.

        Natascia Casu, racconta la morte del padre Giuseppe

        Altri partecipanti: Lorenzo torresini, Luigi Attenasio e Walter Gallotta, Giovanni Rossi, Edoardo Berton, Margherita Purgato, Pier Riccardo Bergamini

        18.02.10

        Natascia Casu interviene , nella rubrica di Extra sulla situazione attuale della Salute Mentale in Sardegna , su http://www.radiopress.it/

    Altri partecipanti: Gisella Trincas, il dottor Sandro Montixi, Rosalba Poddesu, Franco Meloni

      23.04.10

Il Sardegna: In quattro contro un senegalese...Il Tso dell'ambulante "bianco" portato a forza in Psichiatria.
      08.05.10

    Unione Sarda: Reperti anatomici spariti, duello tra i periti.

19.05.10

    Unione Sarda: Spese per le perizie: una raccolta fondi per il processo Casu.

22.05.10

    Unione Sarda: Inchiesta-bis sul SS. Trinità. Primario a giudizio, mai archiviate 12 foto dell'autopsia.

29.05.10

    Unione Sarda: I periti: Casu fu ucciso dai farmaci.

    La Nuova: Casu è morto perchè legato al letto.

06.10.10

    Unione Sarda: Maccioni sapeva del sequestro dei reperti.

12.10.10

    Unione Sarda: Ambulante morto, battaglia in aula sulle perizie di parte.

    La Nuova: Ambulante morto: è battaglia tra gli specialisti.

21.10.10

    Unione Sarda: Morte in Psichiatria, nuove accuse.

    La Nuova: L'ambulante legato: fu sequestro di persona.

02.11.10

    Unione Sarda: Pezzi anatomici spariti,oggi il processo.

03.11.10

    Unione Sarda: Maccioni si difende, ma il giallo resta.

    La Nuova: Scambio di flaconi: "Fu un malaugurato errore".

30.11.10

    Unione Sarda: Morte in psichiatria, colpo di scena: perizia sui farmaci.

    La Nuova: Morte in psichiatria: altra perizia.

    Metro Cagliari: E' svolta sul giallo Casu c'è un farmaco sospetto.

15.12.10

    Unione Sarda: Esu si difende: "Non ho fatto sparire i reperti anatomici".


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2011

    28.01.11

    Unione Sarda: Morte in psichiatria, affidata una nuova perizia.

    08.02.11

    Unione Sarda: Pezzi anatomici spariti dall'ospedale, a maggio il via alla requisitoria del pm.

06.05.11

    Unione Sarda: I periti insistono: "Il paziente fu ucciso da un farmaco".

    La Nuova: I periti sul caso dell'ambulante: “C'è il nesso di causalità fra il trattamento e la morte”

25.06.11

    Unione Sarda: Ambulante morto: tutti assolti. La figlia: " Cerco ancora la verità".

    La Nuova: Il pm: Morte in psichiatria, assolti i due medici.

    28.05.11

    Unione Sarda: Reperti spariti: il pm chiede 6 anni per il primario.

08.06.11

    Unione Sarda: Morte in corsia: il pm chiede due condanne.

    La Nuova: Il pm: " Condanna per Turri e la Cantone".

    Metro Cagliari: La morte in psichiatria, "Condannate i medici".

16.07.11

    Unione Sarda: Il primario è innocente.

    Il Sardegna: Is Mirrionis. Scambio di reperti. Assolto il primario, il tecnico no.

La Nuova: Reperti scomparsi, il primario è innocente.

17.07.11

Sardegna24: "Hanno ucciso mio padre un'altra volta".